Addì 14 febbraio 2019

Anni fa riflettere su una cosa cosi sarebbe potuta sembrare banale, era dato per scontato che i valori tramandati da generazioni sarebbero andati avanti ancora per tanti secoli.

Ed ora invece tutto questo viene messo in discussione, stiamo vivendo un periodo molto delicato in cui si tende a sapere molto ma interiorizzare poco. E se manca l’esperienza del sapere veicolata dall’emozione vissuta il valore che ti completa, giunge lontano da te.

Sembra che stia facendo un discorso molto astruso, vero?

ora ti faccio un esempio; se guardi le partite di calcio in tv credi di saper giocare? o meglio ancora se ci giochi ai video games, credi di saper giocare nella realtà ? ammettiamo che ti fai un idea e che il tuo cervello , come accade, registri dati importanti, ti manca però tutta la parte di esperienza; del contatto con l’avversario, l’odore dell’erba bagnata dopo un temporale, il timore di sbagliare e l’impegno di sostenere un compagno di squadra nel momento del bisogno e più ancora la fatica fisica e mentale dello sforzo per allenarti, il freddo dell’aria che ti pizzica il naso ecc.

Questo esempio vuol solo far capire come continuando ad immagazzinare informazioni senza esperienza diretta e vissuta ci stia indebolendo su un fattore importante , l’ingrediente principale di ogni esperienza, il “dato vissuto”.

Dandoci cosi l’illusione di aver fatto abbastanza.

Per questo ritengo che la tecnologia sia un ottimo aiuto per la gestione della vita, ma dobbiamo vincere la sfida nel mantenerci vigli nell’adoperare l’informazione allo scopo di fare un’ esperienza diretta vissuta con maggior qualità.

Mi auguro di averti solleticato un minimo di curiosità su questo tema, ti auguro di mantenerti vigile come un monaco shaolin che combatte ad occhi chiusi.

ti auguro ottime esperienze di Vita, ciao Igor Battisti

Arco, Trentino, Italy .